L'incontro

Alla scoperta della chiesa di San Giuseppe: un viaggio nel tempo e nell’arte

Festa sul largo S. Giuseppe, collezione Dott Richioni
Esplorando l'incantevole storia di un luogo sacro
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 Piazza Diaz: monumento ai caduti, sullo sfondo la chiesa di San Giuseppe
Piazza Diaz: monumento ai caduti, sullo sfondo la chiesa di San Giuseppe

Lo scorso sabato, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Giuseppe su Piazza Diaz a Palo del Colle, si è tenuto il quinto incontro di Palo da Scoprire. L’ evento, promosso dalla Libera Università Domenico Guaccero con il patrocinio del Comune, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di immergersi nelle bellezze artistiche e architettoniche di questa chiesa ottocentesca, dal passato affascinante e intriso di storia.

La dott.ssa Valentina Lucatuorto, laureata in storia dell’arte e guida turistica abilitata della Regione Puglia, ha saputo catturare l’attenzione di tutti i presenti con le sue affascinanti narrazioni legate all’erezione della chiesa e ai tesori artistici conservati al suo interno.

Partendo proprio da Piazza Diaz, la dott.ssa Lucatuorto ha condotto i partecipanti in un viaggio nel tempo, raccontando come nel lontano 1836 l’assemblea della Congrega di San Giuseppe deliberò la costruzione di una nuova chiesa dedicata al culto di San Giuseppe. Fu così che, grazie alla proposta del Comune, venne deciso di costruire l’edificio su un terreno demaniale situato nella zona allora conosciuta come Lago, attuale Corso Garibaldi.

Tuttavia, il cosiddetto “Lago” non era in realtà un vero e proprio lago, bensì uno stagno, creatosi a causa della particolare conformazione del territorio. Quest’area, un tempo periferica, era soggetta al ristagno delle acque meteoriche provenienti dalla cima del colle, rendendo il luogo malsano a causa dell’accumulo di detriti e immondizie, nonché dei residui delle saponerie presenti all’epoca.

Nonostante le difficoltà, la confraternita riuscì a portare a termine la costruzione del tempio dedicato a San Giuseppe grazie all’impegno dei fedeli e alla generosità di benefattori come don Giuseppe Frasca Santeramo. «La Confraternità riuscì a raccogliere attraverso le oblazioni da parte dei fedeli una cifra inferiore rispetto a quella necessaria, – racconta la guida.- Il disavanzo fu ripianato da don Giuseppe Frasca Santeramo prima e alla morte di questi dalla di lui vedova donna Domenica Valentini, la quale si dimostrò, nel tempo, vera benefattrice nei riguardi sia della Congrega, sia della fabbrica del luogo di culto».

Quest’ultima, contribuì notevolmente al completamento della chiesa, tanto da essere commemorata con un’iscrizione latina sull’architrave del prospetto principale.

La Chiesa di San Giuseppe si presenta con una facciata neoclassica del 1800, caratterizzata da sei lesene e un frontone triangolare.

La nicchia presente tra l’architrave e il portone conserva un affresco di San Giuseppe con bambino probabilmente quell’ edicola, un tempo doveva ospitare la statua del Santo.

Il campanile con pianta quadrangolare fu realizzato nel 1853 secondo lo stile veneto. L’interno a pianta centrale esagonale è privo di navate e presenta oltre l’altare maggiore altri quattro altari a parete, due sulla destra e due sulla parete opposta.

All’interno, i visitatori possono ammirare una statua lignea raffigurante San Giuseppe con il Bambino, oltre a diversi altari e dipinti di inestimabile valore storico e artistico.

Tra le opere d’arte più significative, il dipinto del Crocifisso rappresenta un esempio di contaminatio artistica, con elementi seicenteschi mescolati a simboli più recenti della crocifissione. Altri capolavori custoditi all’interno della chiesa includono la Madonna del Buon Consiglio e il dipinto della “Fuga d’Egitto” realizzato da Anna Rolli, una delle rare pittrici ottocentesche.

L’incontro di Palo da Scoprire presso la Chiesa di San Giuseppe è  stata un’esperienza  che ha permesso ai partecipanti di immergersi nella storia e nell’arte di questo luogo sacro, scoprendo i segreti e le meraviglie che custodisce, è stato possibile fare un autentico viaggio nel tempo, lasciandosi affascinare dalle testimonianze di un passato ricco di fascino e tradizione.

martedì 16 Aprile 2024

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